Several New Notions Introduced and Exploited, but not Made Explicit, by Zeno (of Elea)

Abstract

Il punto di partenza di questo articolo è costituito da alcuni fatti. Che il paradosso del Seme di miglio sfrutti la nozione di to murioston (“il/un decimillesimo”) è chiaramente presupposto dalla nostra fonte principale (Simplicio). Mentre murios è una nozione già in uso nei poemi omerici, questo è un aggettivo sostantivato non attestato in precedenza. È pertanto improbabile che abbia avuto una qualche circolazione prima di Zenone. Inoltre questa nozione ha un ruolo chiave nel paradosso, tanto che, a lasciarlo senza to murioston, potrebbe solo dissolversi. Ma si consideri il paradosso dello Stadio: cosa rimarrebbe se la nozione di moto relativo e quella di onkoi (‘masse’) non fosse stata già chiaramente disponibile almeno per lui? Ideare uno Stadio senza poter contare su queste due nozioni sarebbe stato estremamente difficile!

Il mio articolo è pensato per rendere conto dell’esistenza di un così fantastico deposito di nozioni totalmente sconosciute con tutta la chiarezza possibile. Ne consegue che, a mio avviso, non è concepibile nessun resoconto professionale dei paradossi di Zenone che non concentri l’attenzione su ciò che manifestamente costituì una novità totale, e un nuovo inizio.

In queste pagine viene riservata una particolare attenzione anche a ciò che Gorgia e Platone seppero del paradosso dello Spazio, dato che si tratta di evidenze normalmente escluse dalle principali collezioni.